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fame-nervosa

“Che fame… mi mangerei xxyyzz (completare a piacere)!” …siamo proprio sicuri?? Molti di noi hanno dimenticato quale sia la vera fame e mangiano invece per abitudine, noia o tristezza… Rimettersi in contatto con i (veri) segnali della fame è un ottimo modo per tornare in contatto col nostro corpo ed essere sicuri di nutrirci davvero. Ecco alcune tecniche per cogliere i giusti segni:

  1. Torna ad essere presente
  • Porta la tua consapevolezza sul momento presente: staccati dal telefono o dal computer e concentrati davvero.
  • Respira: fai alcuni respiri pieni, lenti e consapevoli. Percepisci le sensazioni fisiche nel tuo corpo mentre respiri e allontana il “rumore mentale” per sperimentare tranquillamente e direttamente la vita così com’è.
  • Sii curioso: sposta la mente nella tua pancia… che cosa noti? Ora passa al cuore e alla testa… che cosa percepisci? Comportati come un osservatore impegnato e non giudicante della tua esperienza, stile “scienziato che raccoglie dati”: aumenterà la tua capacità percettiva.
  1. Dai un nome alla tua fame

Mentre stai prestando attenzione alle sensazioni del tuo corpo nel momento presente, concentrati su quello che stai vivendo: la fame può scatenarsi per diversi motivi…

  • Fame visiva. Abbiamo tutti un desiderio naturale di guardare: vedere del cibo invitante, dal vivo o in foto, può farci desiderare – per l’appunto – di mangiare.
  • Fame olfattiva. L’olfatto è legato al gusto: l’odore di biscotti appena sfornati (o di pollo arrosto) può scatenare la fame “dal naso”.
  • Fame uditiva. I suoni legati alla preparazione di un pasto (come il soffritto che sfrigola in una padella) fanno venire letteralmente l’acquolina in bocca.
  • Fame di sapore. Il cibo è buono, a volte però abbiamo bisogno della “sensazione di buono” e non di cibo vero – e riusciamo a continuare a mangiare, continuando a cambiare sapori.
  • Fame cellulare. Quando il corpo ha bisogno di nutrienti specifici, proviamo sensazioni fisiche simili a quelle di quando abbiamo fame, come mal di testa, stanchezza e irritabilità.
  • Fame distratta. Capita quando mangiamo per abitudine o siamo assenti e “mangiamo col pilota automatico” (mancanza di mindfulness!): tipicamente davanti alla TV, al computer o al cinema.
  • Fame emotiva. Associamo determinati cibi a “coccole” del nostro passato oppure li viviamo come sollievo da spiacevoli circostanze. Potremmo avere bisogni emotivi insoddisfatti e rivolgerci al cibo per consolarci e questo potrebbe persino diventare una “strategia” (provo disagio = mangio).
  • Rumore/movimento di stomaco. Quando lo stomaco brontola non significa necessariamente che sia vuoto perché ha bisogno di cibo: si tratta di attività muscolare e naturale movimento di gas.
  1. Bevi acqua

A volte la sete si presenta mascherata da fame: bevi un bicchiere d’acqua e aspetta alcuni minuti per vedere se ti senti ancora fisicamente affamato.

  1. Mangia… oppure no

A questo punto, se senti ancora fame significa che probabilmente è genuina quindi… è ora di mangiare: dopo aver imparato a riconoscere i diversi tipi di fame, puoi decidere con maggiore libertà se e con cosa nutrirti… e mentre mangi, goditi il pasto in tranquillità e assaporando ogni singolo boccone! Fork and Knife With Plate on Apple iOS 11.3

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