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famiglia

Quando si tratta della salute fisica e mentale degli adulti, spesso non pensiamo che eventuali disagi e malesseri possano avere ripercussioni anche sulle nostre famiglie… in effetti, raramente ci fermiamo a considerare come l’assenza di salute influenzi direttamente l’esistenza a 360 gradi: la nostra e quella di chi ci circonda. Troppo spesso, star bene diventa importante tutto a un tratto, quando ormai ci troviamo di fronte a un problema che non riusciamo più a ignorare 🙁

Troppo spesso, star bene diventa importante tutto a un tratto

In questo senso, le mamme e i papà che lavorano sono particolarmente “carenti” e fanno rilevare i risultati peggiori in termini di prevenzione di qualsiasi altro gruppo demografico (!)

La società instilla di continuo (in modo per nulla realistico) l’idea che per essere un buon padre/una buona madre devi essere sempre presente e disponibile per la tua famiglia: in mancanza di finanze e di aiuti superiori alla media, a parte cioè per pochi eletti, questo standard si traduce di fatto nell’obbligarsi ad essere sempre al top, non concedersi mai un momento di stanchezza né di malessere o di sconforto… ignoriamo deliberatamente la nostra salute, optando per stringere i denti e tirare dritto, in qualche modo, in attesa che passi. Anziché continuare a rimandare, invece, i genitori che lavorano (e non solo loro…) devono imparare a far rientrare la cura di sé tra le proprie priorità, tra i doveri quotidiani, seriamente e in più modi. Ma come??

Innanzitutto, smetti di pensare che non sia possibile cambiare: tanto o poco, anche il più piccolo cambiamento può (e deve) essere introdotto da subito, bisogna “soltanto” volerlo… siamo noi a decidere se e quando intraprendere la strada verso un maggiore benessere, per noi stessi e, di conseguenza, anche per gli altri quindi… basta delegare e/o procrastinare 😉 Secondo, sii fedele allo sforzo (autodisciplina!) e fa’ che diventi una nuova abitudine; aspetto non meno importante, apriti e parlane anche con altri: resterai stupito/a a sapere quanti amici o colleghi apparentemente “perfetti” abbiano affrontato o stiano affrontando problemi simili… è importante condividere il peso, i dubbi e scambiare consigli e motivazione (e battute) del caso.

Infine (anzi, forse sarebbe meglio: a monte di tutto questo) riconosci tu per primo la tua importanza, sul lavoro, in famiglia… non negare mai i tuoi veri bisogni e non mettere da parte la tua autostima! Come raccomandano in aereo durante il briefing di sicurezza, prima di prestare aiuto a chi ti è vicino, assicurati sempre di avere indossato la maschera d’ossigeno… solo così sarai sicuro di poter essere d’aiuto a tutti: te stesso e gli altri.

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