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Resilienza-innata-o-appresa
questa settimana pubblico l’estratto di un articolo della BRAHMA KUMARIS WORLD UNIVERSITY perché… è quello che avrei scritto io Smiling Face on WhatsApp 2.19.352

“[…] Non rassegnatevi alla situazione attuale perché adesso è il tempo di iniziare a sviluppare resilienza interiore. Abbiamo bisogno di mantenere la nostra mente sgombra e focalizzata e dobbiamo provare a costruire la nostra forza interiore e a guardare oltre l’oggi e il domani. In questo momento, desidero incoraggiare tutti voi a trovare la vostra pace interiore.

Abbiamo tutti ascoltato questi tipi di proverbi molte volte, cioè, che ogni problema è un’opportunità sotto mentite spoglie e che c’è sempre un lato positivo… ma, ovviamente, questo è estremamente difficile da ricordare quando siamo nel bel mezzo di una tempesta: vorremmo vedere gli aspetti positivi e non impazzire!

Allo stesso modo, le lezioni vengono ad insegnarci qualcosa nella vita. Infatti, se gli studenti non ricevessero test ed esami, come saprebbero quanto grandi sono i progressi fatti? Così, anche la vita ci manda un test qua e là, che serve per farci guardare dentro.

Dobbiamo correggere noi stessi partendo dall’interno verso l’esterno e non provare a correggere la situazione o la persona, dall’esterno verso l’interno. Se riusciamo ad adottare questo approccio, possiamo essere in vantaggio e più preparati per poterli superare completamente.

[…] Una volta che diventiamo vittime della nostra storia, ci sentiamo scoraggiati e privi di speranza. Allora, non abbiamo più il potere di gestire la situazione e restiamo per sempre in attesa del salvatore che venga a salvarci. A quel punto, rassegnati alla situazione, ci arrendiamo, rinunciandoci completamente.

Possiamo lamentarci con Dio, combattere con Lui, perdere fiducia e poi dire che non ce la facciamo più ad andare avanti. Invochiamo Dio affinchè intervenga e ci aiuti a venirne fuori, ma cosa ci può rispondere Dio? È questa la sola ragione per cui chiamiamo Dio? Solo quando abbiamo dei problemi? In realtà, noi stessi non vorremo essere in una relazione che è così “condizionata” ed esigente… perché mai dovrebbe essere diverso per Dio? Dio non deve mantenere la Sua autostima?? Ero solita ascoltare mia mamma dire spesso: “Tutti ricordano Dio nel dolore e non quando sono felici.” Com’è vero questo… Ma quando lasciamo andare la mania di controllare e offriamo a Dio il problema, allora emerge l’esperienza della libertà e le cose cominciano a risolversi da sole.

Quindi, per prima cosa, abbiamo bisogno di trovare quella pace interiore. Parlate al vostro io più elevato. Parlate certamente a Dio (notate la parola “parlate” e non lamentatevi!), prendersi la responsabilità dei propri pensieri e sentimenti è prendersi cura di se stessi. Questo può avvenire solo quando sono in pace con ciò che è accaduto o sta accadendo. Da quel momento, inizio ad avere chiarezza e comprensione. Subito dopo posso colmarmi di potere, quello che mi dà la spinta a fare ciò che ritengo giusto e in linea con i miei valori.

Dopo che il “lockdown” è stato sospeso è utile guardare quello che emerge.
Dovremmo fare lo sforzo di mantenere ciò che abbiamo imparato di positivo da questa esperienza.

Lasciate che la pace della mente sia il motto della vostra vita
Restate nel vostro potere
Praticate la meditazione per mantenere l’allineamento
Collegatevi alla Natura
Mantenete uno stile di vita sano – per scelta
Prendetevi cura delle persone che sono importanti nella vostra vita
Apprezzate di più ciò che è nella vostra vita con “un’attitudine di gratitudine”
Coltivate gentilezza e buoni pensieri nella vostra mente
Permettete alle vostre virtù di riflettersi nelle vostre azioni

È il Tempo… di ricostruire resilienza interiore, per diventare padroni di virtù e poteri.”

Aruna Ladva

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