Tra le molte conseguenze dei cambiamenti introdotti con il Coronavirus, il mondo si trova ad affrontare la diffusione e l’aggravarsi anche di un altro grave fenomeno, preesistente e non: l’insonnia.
In primo luogo, i nostri ambienti e la nostra routine quotidiana sono stati rivoluzionati, rendendo difficile mantenere intatto il naturale ritmo circadiano (se prima eravamo costretti a seguire una precisa programmazione di sveglie, spostamenti, pause, pasti, ora di andare a letto etc., ora tutto è “concomitante” così vengono a mancare ambiti e limiti precisi: se la casa è luogo di lavoro, quando e come rilassarsi?); diventiamo rapidamente più pigri, tendiamo a fare molto meno movimento e ad uscire di meno, senza esporci alla luce del sole (movimento e luce naturale sono cruciali per favorire la nostra salute ed il ritmo sonno-veglia); per non parlare della legittima preoccupazione per il futuro, il lavoro, la sicurezza… della quantità di cibo spazzatura che mangiamo, per noia, a orari improbabili… e del fatto che restiamo incollati a PC, smartphone e tablet fino a tarda sera/notte!
Solo in Italia circa 12 milioni di persone hanno un problema con il sonno – e, purtroppo, i problemi insorgono in età sempre più giovane (nella categoria rientrano anche il russare, i risvegli frequenti e le apnee notturne).
Numerosi studi hanno dimostrato che un sonno irregolare o non di qualità genera diversi problemi di salute come obesità, diabete, ipertensione, malattie cardiache e cardiovascolari – senza dimenticare le implicazioni sulla nostra attenzione, lucidità mentale e sulla capacità di apprendimento! Un buon sonno è fondamentale per la nostra salute perché contribuisce a
- tenere i vasi sanguigni e il cuore in salute,
- controllare i livelli degli zuccheri nel sangue,
- tenere sotto controllo la pressione sanguigna,
- spegnere le infiammazioni tissutali,
- promuovere i processi auto-riparativi dell’organismo,
- secernere ormoni (soprattutto testosterone e ormone della crescita).
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