Una recente indagine pubblicata da Microsoft mostra chiaramente che, dopo oltre un anno di lavoro da casa, dipendenti e gruppi di lavoro stanno passando sempre più tempo in riunioni virtuali ma, nel contempo, stanno anche diventando sempre più isolati (la cosa non sorprende, purtroppo)… in particolare, si sono ridotti drasticamente gli scambi con persone al di fuori dell’immediata cerchia di contatto, portando così a meno occasioni per confrontarsi su nuove idee, meno opportunità per costruire e mantenere relazioni sociali, minori scambi che in generale limitano il livello di motivazione ed impattano negativamente sulla produttività.
Gli effetti di questa “nuova normalità” in ambiente professionale sono facilmente riscontrabili anche nella sfera personale e in ambito familiare, dove spesso ci si trova a gestire e bilanciare una forzata convivenza e condivisione di spazi, sentendosi però – paradossalmente – più soli e isolati di prima… Per aiutare ad affrontare questo problema, in azienda, i leader dovrebbero concentrarsi sull’essere proattivi nel collegare e favorire lo scambio tra dipendenti in tutta l’organizzazione, creando spazio per momenti di confronto al di fuori delle riunioni ufficiali, incoraggiando e premiando il supporto sociale – e rispettando e facendo rispettare per primi i confini tra i diversi ambiti (lavoro vs. tempo libero)!
In famiglia è fondamentale, oltre che doveroso, mantenere il rispetto e la comprensione degli impegni e degli interessi personali; diventa però altrettanto importante organizzare e mantenere dei regolari momenti di unione e, perché no? di confronto: se la convivenza non è sempre facile né semplice (soprattutto ventiquattro ore su ventiquattro), la socialità e la convivialità restano uno dei migliori strumenti per contestualizzare i problemi, ridimensionandoli al loro oggettivo valore, per divertirsi/rilassarsi/distrarsi e soprattutto per ricaricare le batterie – in un luogo dove ogni individuo può sentirsi, finalmente, accolto e al sicuro: ceniamo insieme, interessiamoci davvero a quello che il nostro partner/figlio/etc. sta vivendo e ricordiamoci di trovare sempre almeno un motivo per ridere, insieme, quotidianamente 🙂