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Pianificare quando prendersi pause, o quando passare a un’altra attività, stimola direttamente la creatività e aiuta a trovare risposte più profonde ai problemi da risolvere.

La maggior parte delle persone pensa che concentrarsi a oltranza su un problema, per poi passare ad altro, sia il modo migliore per trovare delle soluzioni – se non altro, offre la massima autonomia e discrezionalità di scelta, nonché la sensazione di avere la situazione sotto controllo…

Quando si tratta di questioni che beneficerebbero di un approccio creativo, però, questo metodo non è dei migliori: passare da un problema all’altro a intervalli regolari e predeterminati, infatti, genera risultati decisamente migliori (come hanno dimostrato recentemente anche all’Università di Harvard in una ricerca sui processi organizzativi e decisionali dell’uomo).

Impariamo quindi a inserire deliberatamente delle interruzioni per “resettare” il pensiero: impostiamole a intervalli regolari, utilizzando una sveglia, se necessario, e quando suona passiamo a un altro compito: alla nota spese (o al temuto resoconto della carta di credito…), al controllo dell’email, al riordino della scrivania (o della camera!), per poi tornare successivamente al problema iniziale.

Se siamo riluttanti a interrompere perché ci sentiamo “lanciati”, prendiamoci un momento per prestare attenzione perchè potrebbe essere una falsa impressione (infatti, senza pause, alla fine tendiamo a generare idee ridondanti…): chiediamoci se le ultime idee erano diverse qualitativamente e – se la risposta è “non proprio”… – prendiamoci la pausa come da programma!

Infine, vale la pena ricordare di non saltare MAI le pause pranzo e di non sentirsi in colpa per queste pause, soprattutto quando ci sentiamo bloccati: infatti, potrebbero essere proprio il migliore utilizzo del nostro tempo 😉

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