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- I virus sono organismi acellulari, sono cioè completamente privi di tutte le strutture cellulari tipiche: per questo sono dei parassiti obbligati degli esseri viventi. Sono molto piccoli (da 10 a 100 volte più piccoli dei batteri) e contro i virus gli antibiotici non servono a niente (!).
Quali sono le malattie virali più comuni?? L’influenza e il raffreddore, la varicella, la rosolia, il morbillo, il papilloma virus, l’herpes, la poliomelite, la rabbia, l’HIV, l’ebola, la SARS.
- I batteri sono organismi unicellulari che possono vivere all’interno e all’esterno di altre cellule, possono cioè sopravvivere anche senza ospite. Il trattamento per combattere i batteri prevede l’impiego di antibiotici, che sono in grado di distruggere quasi tutti gli agenti patogeni – ma non i batteri diventati resistenti agli antibiotici per uso e abuso di questi farmaci…! I batteri possono sopravvivere anche in superfici non vive e sono ubiquitari: non esiste cioè alcun ambiente, né essere vivente, che sia libero dalla colonizzazione batterica. Molti batteri, però, sono “buoni”: vivono naturalmente nel nostro organismo e, anzi: lo aiutano a mantenersi in salute – come ad esempio i batteri della flora:
- intestinale, che favoriscono la digestione e l’assorbimento di alcuni nutrienti contenuti nel cibo;
- cutanea, costituita da un insieme di microorganismi che popolano lo strato cutaneo più esterno, impediscono la colonizzazione da parte di batteri patogeni, sottraendo loro il nutrimento e mantenendo il pH acido;
- vaginale, costituita per la maggior parte di lattobacilli che regolano e proteggono le mucose dai germi patogeni;
- orale, che si nutrono di zuccheri e altri residui di cibo difendendo la mucosa e assicurando la pre-digestione degli alimenti.
Quali sono le malattie batteriche più comuni?? Le intossicazioni alimentari da E. Coli, la polmonite, la meningite, il mal di gola, le infezioni alle orecchie, le infezioni delle ferite non curate, la gonorrea.
L’Italia ha uno dei tassi di resistenza agli antibiotici più alti d’Europa: ciò significa che troppo spesso ricorriamo al loro utilizzo – cioè anche a sproposito… un aspetto da tener sempre presente, pena doversi privare dei loro indubbi benefici nelle situazioni realmente gravi