[segue da venerdì scorso]
foto:socialworker.com
Per poter fissare limiti in qualsiasi area della nostra vita, dobbiamo innanzitutto sapere che cosa è (veramente) importante per noi e che cosa è o non è “negoziabile”: ad esempio, per molti l’infedeltà in una relazione è inaccettabile, qualcosa su cui non è assolutamente possibile mediare; sul lavoro, un limite invalicabile potrebbe essere ricevere insulti o maltrattamenti dal proprio capo o venire ignorati o scavalcati dai propri colleghi… Per alcuni, i litigi tra familiari durante il pranzo di Natale possono essere davvero “troppo”!
Cominciamo individuando l’ambito in cui non ci sentiamo trattati in maniera equa, giusta: pensiamo alla situazione e alle persone coinvolte e identifichiamo quale preciso comportamento troviamo inaccettabile – chiediamoci poi perché per noi è così: solo in questo modo potremo comprendere le nostre vere motivazioni, i nostri limiti oggettivi e decidere, di conseguenza, se vale la pena investire ulteriormente per riportare armonia nella relazione o se invece è ora di lasciare perdere…
- Passiamo in rassegna una o più aree della nostra vita e stiliamo un elenco di ciò che per noi è davvero importante ottenere/realizzare, ciò che rappresenta per noi un valore – ed il suo (cioè, il nostro) perché: punto per punto, proviamo a ipotizzare che cosa ci metterebbe a disagio o ci renderebbe addirittura infelici, pur nel raggiungimento dei nostri obiettivi: questi saranno i nostri limiti.
- Scorrendo nuovamente l’elenco dei valori e degli obiettivi per noi fondamentali, chiediamoci invece che cosa ci farebbe desistere, abbandonare il progetto/la relazione/il lavoro etc.: queste saranno le nostre “soglie”.
Come comunicare alle nostre controparti la presenza di limiti?? A volte è più facile a dirsi che a farsi, vero… ma altre volte non è così difficile come temiamo: tutto dipende dal come.
In generale, se possible, meglio aprire certe questioni in un momento di calma e non durante una discussione già “accesa” – ma a volte capita di doverlo fare proprio “nel momento”… innanzitutto, sottolineiamo l’importanza che diamo a questo scambio ai fini della buona riuscita della relazione; passiamo quindi a esporre il nostro limite o confine, in tono non aggressivo ma comunque chiaro.
- Esempio: “L’amicizia per me è estremamente importante pertanto, tra amici, vivo la disonestà come qualcosa di inaccettabile: se percepisco disonestà, in me scatta qualcosa che mi sgancia e non sono più in grado di avere fiducia nel rapporto.”
Nel caso in cui il limite si sia già oltrepassato e stiamo dando all’altro una seconda possibilità – o se temiamo concretamente che questo possa accadere – è importante spiegare che cosa succederà, quali ripercussioni potranno esserci nel caso in cui i nostri limiti verranno superati:
- Esempio: “La prossima volta che percepirò disonestà da parte tua, non potrò più restarti amico.”
Quando entrambe le parti riescono a condividere tra loro i propri valori e confini, in modo gentile e diretto, aumenta enormemente la probabilità di fiducia e di rispetto reciproci – in tutti gli ambiti di relazione.