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…ed eccoci qui: un altro anno difficile alle spalle, un 2022 appena iniziato, che vorremmo fosse diverso… diverso, sì ma: come??

Per prepararsi al nuovo anno (n.b.: qualsiasi momento può essere capodanno: basta decidere di voltare pagina 😉 c’è un metodo semplice ed efficace al tempo stesso: come per le aziende, dove si stabilisce e si comunica la vision, occorre stabilire una visione personale, la “propria” vision.

Per aiutarci a costruire questo faro, che ci guidi al nostro punto di approdo, ecco le tre domande da porsi:

  • Chi voglio diventare tra un anno? (il tipo di persona che vuoi essere, piuttosto che le cose che vuoi fare…)
  • In quali ambienti voglio muovermi? (immagina il tipo di persone e idee di cui vuoi circondarti davvero)
  • Come voglio contribuire, creare valore nel mondo?

Innanzitutto, queste domande sono utili perché vanno oltre i soliti “compartimenti” in cui siamo incasellati (lavoro, famiglia, tempo libero etc.) e facilitano la visione olistica di noi stessi: è importante vedersi come un individuo intero, nel suo insieme e non come una serie di stanze non comunicanti 😉 Inoltre, ragionare su queste domande fornisce l’equivalente di una bussola (con le cose che cambiano continuamente, è molto più utile avere una bussola a guidarci piuttosto che una mappa, che rischia di diventare obsoleta e portarci fuori strada…).

Come vuoi creare valore nel mondo? La maggior parte di noi vuole fare qualcosa di significativo, contribuire in qualche modo al mondo che ci circonda, alla comunità di appartenenza… per natura, ogni essere umano tende a cercare un senso all’esistenza e nelle cose: può realizzarlo attraverso il lavoro, nei progetti personali o con un mix di entrambe le cose – ad esempio, io amo creare valore condividendo ciò che ho imparato e aiutando gli altri a raggiungere il loro potenziale… magari per altri potrebbe essere creare qualcosa di bello attraverso l’arte oppure risolvere problemi in ambito organizzativo etc.

Il bello di queste domande è che non esiste una risposta giusta e possiamo sempre cambiare idea, pertanto non vanno mai vissute come un obbligo a “fare bene” e a restare coerenti ad ogni costo… piuttosto, scrivi queste domande e mettile in bella mostra dove sarai in grado di vederle spesso: così lavoreranno autonomamente nel tuo subconscio (nel retro-cranio, come mi piace dire 🙂 …e sarà sorprendente quello che potrà manifestarsi, se solo lo permetti!

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