Oltre al pranzo, è importante programmare pause regolari durante tutta la giornata: iniziamo subito con queste cinque – e scopriamo il perché 😉
I fumatori la conoscono bene: si chiama “pausa sigaretta”. Naturalmente, fumare è tutt’altro che salutare; al tempo stesso, però, induce una buona abitudine che tutti dovremmo avere: la necessità di prendersi una breve pausa rispetto a qualunque cosa si stia facendo. Col diminuire del numero di fumatori (e l’aumentare dei carichi di lavoro) ci troviamo ormai a perdere anche quest’ultimo baluardo: oltre il 55% dei lavoratori ormai ritiene di non potersi permettere proprio nessuna pausa (stile “incatenati alla scrivania”) e molti, addirittura, si ritrovano anche a pranzare davanti al pc…
Non prendersi una pausa è il modo migliore per farsi del male, soprattutto se il nostro è un lavoro da scrivania: quando siamo seduti a un computer per lunghi periodi, lentamente ma inesorabilmente spegniamo i nostri muscoli – e, a volte, dimentichiamo perfino di respirare… È il massimo dell’inattività dopo il sonno – ma, se dormire fa bene, l’inattività fisica alla lunga è letteralmente disabilitante: in pratica, la memoria muscolare del nostro corpo finisce con l’adattarsi a fare solo pochi movimenti es. sedersi, alzarsi, camminare, sedersi, e disimpara tutto il resto!
Ecco perché spezzare, anche brevemente ma regolarmente, la giornata con piccole pause qua e là, può generare un’infinità di benefici.
“Abitudine” è fare qualcosa come in automatico, senza doverci pensare, come es. lavarsi i denti; in questo senso, tutte le abitudini sono potenzialmente cattive, in quanto limitano la capacità di essere presenti – e il momento presente è dove la mente riesce a trovare pace. Se pensiamo all’ufficio, per molti si tratta dell’anti-mindfulness per eccellenza: si entra, ci si siede e improvvisamente “Oddio, dove è andata la giornata/la settimana??”. Le piccole pause non solo rompono le abitudini, rendendoci più presenti e meno distratti, ma portano anche un miglioramento del metabolismo: si generano più opportunità di termogenesi, che aiuta a bruciare calorie al di là del nostro normale “funzionamento” e/o dello sport o esercizio fisico che facciamo nel tempo libero.
Passeggiare, fare giardinaggio, ma anche solo muoversi, alzarsi e sedersi e cambiare spesso posizione: potrà sembrare banale, ma il consumo calorico legato a queste attività – se regolari – può essere significativo.
Quindi… come possiamo muoverci il più possibile al lavoro senza sembrare dei pazzi? Ecco alcuni esempi da provare alla scrivania:
- Alzare le braccia sopra la testa
- Alzare le braccia lateralmente
- Stare su un piede solo (ad es. mentre si parla al telefono)
- Camminare indietro o lateralmente (anche qui, ad es. durante una chiamata)
- Slegare e riallacciare i lacci delle scarpe
Fate quello che potete ovviamente, anche solo per pochi minuti al giorno… il metabolismo comunque se ne accorgerà!
Inoltre, rompere un’abitudine (intesa come automatismo) è una grande cosa per la nostra salute, ad ogni livello – emotivo, psicologico, spirituale e fisico. Provare per credere 😊