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Occorre grande forza per chiedere scusa ma ne occorre ancor di più per perdonare

Spesso è davvero incredibile quello che le persone riescono a perdonare…! Quando  accade, eliminiamo dei blocchi che ci impediscono di vivere la vita che meritiamo: ecco perché perdonare è così importante (e perché è importante comprenderne la vera essenza):

  1. perdonare è decidere consapevolmente e deliberatamente di lasciare andare il risentimento, insieme ad altri sentimenti e automatismi come incolpare, provare vergogna, senso di colpa, giudicare (gli altri e noi stessi) o cercare vendetta.
  2. perdonare non significa necessariamente riconciliarsi (infatti è un atto nostro, non dell’altro).

Nelson Mandela, grande leader politico alla guida della mobilitazione anti-apartheid e primo presidente non-bianco del Sud Africa, diceva che “covare risentimento è come bere veleno sperando che uccida i tuoi nemici”: se è naturale provare rabbia o tristezza inizialmente, nel tempo occorre andare oltre in quanto coltivare rancore per lunghi periodi, nel corpo e nella mente, può causare effetti realmente deleteri.

  1. perdonare non significa ritirarsi ed ammettere sconfitta: piuttosto, offre la possibilità di riprendere il controllo della nostra esistenza, liberandoci dalla schiavitù della rabbia e del risentimento e permettendoci di procedere senza bagagli ingombranti.
  2. perdonare non è qualcosa che si fa per l’altro: è un percorso personale che necessita di profonda introspezione. A volte inizia col perdonare noi stessi, verso cui spesso siamo particolarmente severi…
  3. perdonare può essere appreso attraverso l’esempio osservando es. Mandela e altri grandi della storia che hanno subito enormi ingiustizie e sono comunque riusciti ad elaborarle e farne uso positivo, diventando catalizzatori di cambiamento sociale.
  4. a volte perdonare non è possible… Esistono situazioni talmente estreme per cui perdonare non risulta davvero possibile, vale la pena ammetterlo. In simili casi, comprensione e compassione possono comunque essere d’aiuto e sta a noi decidere di aprirci e farne buon uso.

Il perdono non è debolezza, non è dimenticare quanto è successo né far finta che tutto sia come prima; non è neppure negare l’altrui responsabilità né permettere o tollerare ulteriori abusi.

Perdonare scioglie il cappio auto-inflitto che ci lega alla persona che ci ha fatto del male e che, passo dopo passo, arriva ad intaccare tutta la nostra vita, perfino la nostra salute e le nostre relazioni… Perdonare è medicina per il corpo, la mente e lo spirito.

 

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