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Ebbene sì: anche quest’anno mi ritrovo a scrivere sulla necessità di disintossicarci – almeno un po’… Dopo l’aspetto generale (il Sattva dell’equinozio Buona primavera “sattvica” a tutti!), vale la pena soffermarsi a considerare la ghiandola più grossa del nostro organismo: il fegato, infaticabile lavoratore troppo spesso ignorato, anzi: letteralmente massacrato!

Per tutte le medicine tradizionali, il fegato vive il massimo periodo di attività proprio con l’arrivo della primavera, dovendo occuparsi delle scorie accumulate nell’autunno/inverno (cibi grassi, fritti, alcool, stress, rabbia, vita sedentaria… compito del fegato è filtrare, depurare, assistere la digestione etc.) quindi riallineare la nostra alimentazione al nuovo clima, tenendo conto dei processi di pulizia naturali interni, è sempre consigliabile.

Le cose cambiano quando è già in corso un processo infiammatorio a carico del fegato, per cui occorre un intervento più mirato, proprio approfittando della primavera: quindi come possiamo accorgerci se il fegato è già un po’ affaticato di suo? Alcuni sintomi sono cattiva digestione (con particolare difficoltà a digerire i cibi grassi), diarrea o stitichezza, stanchezza fisica e mentale, addome e gambe gonfie, bocca secca o amara, pelle spenta e secca, sfoghi cutanei e prurito, mal di testa, sensazione di avere della sabbia negli occhi, difficoltà a prendere sonno e risvegli notturni…

Molte erbe e molti alimenti possono aiutare nel processo di disintossicazione, così come molte pratiche (digiuno guidato, sequenze yoga, pratiche respiratorie e meditative): se vuoi maggiori informazioni, non esitare a chiamarmi, come si suol dire 🙂 Intanto, ricordiamoci di coccolare e ringraziare il nostro fegato per tutto quello che fa per noi, quotidianamente!

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