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Come abbiamo visto nel precedente articolo, i nostri ippocampi sono così importanti perché da loro dipende l’immagazzinaggio dei ricordi nel nostro cervello: quando gli ippocampi sono sani, aiutano l’attività di apprendimento e migliorano la memoria, mentre il loro restringimento viene associato a problemi di memoria e declino cognitivo… dopo aver visto i principali fattori di contribuzione al negativo, ecco qualche metodo di prevenzione alla portata di tutti 🙂

  • Muoviti!
Far pompare il cuore attraverso dell’esercizio aerobico può aumentare il volume dell’ippocampo (aumenta cioè  il numero delle cellule ippocampali) e questa, come abbiamo visto, è un’ottima notizia: non occorre fare una maratona, basta camminare anche a passo lento – attività decisamente più alla portata anche delle persone anziane 😉
  • Tieni la mente in esercizio!
Così come alleniamo il corpo, dobbiamo allenare anche il nostro cervello! Sembra che un moderato utilizzo dei videogiochi 3D possa stimolare la memoria nei giovani adulti sani – occhio però all’uso prolungato e agli effetti dannosi! Per stare più sul sicuro, semplicemente, prova a memorizzare una poesia o della prosa, sì: proprio come si faceva una volta a scuola 😉 Un recente studio inglese ha dimostrato che basta memorizzare 500 parole a settimana per sei settimane, per incrementare le capacità mnemoniche e migliorare la funzione metabolica dell’ippocampo. Se poi la letteratura proprio non fa per te, prova almeno a memorizzare delle “cose” quotidianamente, es. la lista della spesa, i testi delle canzoni o alcuni numeri di telefono, anziché affidarti sempre allo smartphone!
  • Impara qualcosa di nuovo!
Imparare cose nuove è uno dei più bei regali che possiamo fare al cervello (e all’umore, all’autostima etc.): un apprendimento intensivo (tipo frequentare un corso universitario) aumenta il volume dell’ippocampo dopo sole 14 settimane – ma, ovviamente, non è l’unico metodo possibile: anche imparare a suonare uno strumento musicale aiuta ad ampliare l’ippocampo e, più in generale, ogni qualvolta ci confrontiamo positivamente con qualcosa di nuovo, che ci costringa a un’elaborazione e ad un adattamento, aumenta la neuroplasticità, la capacità del cervello di cambiare struttura, funzione e connessioni… in pratica, ciò che aiuta il cervello ad aiutarci ad affrontare le piccole e grandi sfide della vita 😉
Quindi… vuoi migliorare e proteggere la tua memoria? Smettila di maltrattare i tuoi ippocampi e inizia piuttosto a nutrirli con delle semplici abitudini quotidiane – dopotutto se lo meritano, no?!

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