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Evitare il più possibile i carboidrati è diventato una moda, occhio però: se è vero che eliminare pane bianco e pasta non-integrale, pizzette, focacce, biscottini & brioches – e altri alimenti particolarmente raffinati – è davvero un’ottima scelta… dire “no” a tutti i carboidrati può creare seri problemi.

DOVE SI TROVANO I CARBOIDRATI?
Abbiamo appena evocato immagini di panetterie e pasticcerie ma bisogna tenere presente che anche frutta, verdura e legumi sono dei carboidrati: certamente dobbiamo equilibrare il loro ruolo nella nostra dieta (soprattutto per quanto riguarda quantità e tipologia di frutta) ma sfido chiunque a suggerire una dieta priva di questi alimenti, assolutamente fondamentali per la nostra salute 😉  

Oltre al mancato apporto nutritivo, evitare eccessivamente i carboidrati può causare anche spiacevoli sintomi:

GIRAMENTI DI TESTA
Mangiare carboidrati “buoni” durante il giorno aiuta a mantenere stabili gli zuccheri nel sangue: quando invece la glicemia è bassa, ci sentiamo girare la testa e possiamo anche provare nausea… in questo caso mangiare regolarmente verdura aiuta moltissimo, così come alimenti più “ricchi” come le patate dolci, la zucca e/o le banane – commisurandone la quantità in base all’attività fisica che svolgiamo.

SBALZI DI UMORE
In mancanza della giusta quantità di carboidrati, ci sentiamo più irritabili del solito!

I carboidrati sono essenziali per la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che funge da vero e proprio generatore di buonumore per il nostro cervello: ridurre eccessivamente l’apporto di carboidrati, soprattutto ad es. all’inizio di una dieta, può farci sentire irritabili e scorbutici (questo spiega anche perché, quando vogliamo “sentirci meglio”, ricorriamo tra le altre cose proprio a questo tipo di cibi…).

MAL DI TESTA
L’occasionale mal di testa è normale, ma se capita troppo spesso potrebbe essere anche colpa di una dieta troppo “estrema”. I carboidrati producono direttamente glucosio, per questo – come già accennato – mantengono stabile il livello di zuccheri nel sangue: se non mangiamo abbastanza carboidrati e/o cibo in generale, la glicemia può crollare e causare mal di testa. 

ALITO PESANTE

In mancanza di carboidrati, il nostro corpo trae benzina (carburante, per l’appunto) da grassi e proteine, attivando un processo che si chiama chetosi. 

La dieta cosiddetta chetogena (che si basa proprio su questo meccanismo) attualmente va per la maggiore e presenta senza dubbio i suoi vantaggi per alcuni individui; occorre però tener presente che stimola il corpo a produrre un materiale di scarto diverso dal solito – cosa che può portare ad avere un alito cattivo.

Lo stesso dicasi per tutte le diete iper-proteiche (peraltro sconsigliabili nel medio-lungo termine): anche in questo caso, molto meglio inserire dei carboidrati “buoni” e aumentare, se necessario, la quantità di acqua bevuta durante la giornata… ed essere freschi nel caso di un invito galante dell’ultimo minuto!

STITICHEZZA
Oltre a fornire una gran quantità di vitamine e minerali, frutta e verdura contengono moltissima fibra, che è fondamentale per favorire la digestione. 

Esistono due tipi di fibra: solubile e insolubile. La fibra solubile si scioglie in acqua e aiuta a rallentare la digestione, generando senso di sazietà – la troviamo prevalentemente nella frutta fresca e nei legumi; la fibra insolubile scorre lungo il tratto intestinale e fa sì che la digestione avanzi regolarmente – la troviamo tipicamente nei grani integrali, nei semi, negli ortaggi e nella buccia di mele e pere (che infatti, se possibile, non andrebbero sbucciate…).

La combinazione fibre + acqua garantisce il corretto funzionamento del nostro intestino 😊

DEBOLEZZA
Si può notare in generale e sicuramente, più in particolare, quando si pratica dell’attività sportiva: i carboidrati sono la prima fonte di energia per il nostro fisico pertanto, quando i muscoli ne sono carenti, percepiamo immediatamente più fatica e ci sentiamo come addormentati.

Non esiste una formula perfetta per tutti – ad esempio molti individui sono più portati a trarre energia dai grassi piuttosto che dai carboidrati: vale sempre e comunque la raccomandazione di imparare a osservarsi e ascoltarsi – senza dimenticare mai di bilanciare la nostra dieta 😉

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