Il Tè Matcha (dal giapponese matsu, “strofinare,” e cha, che significa “tè”) è una tradizione millenaria giapponese che sta rapidamente diventando la moda salutista del momento.
Il matcha si ottiene dalle foglie verdi della stessa pianta dalla quale si ottiene il tè, la camellia sinensis. È esattamente la stessa pianta utilizzata per il tè verde (e anche per il tè nero, il tè bianco e l’oolong: cambia solo il processo di essiccazione/fermentazione delle foglie) con la differenza che, per fare il matcha, le foglie vengono tritate in una polvere finissima per poter poi essere mescolate a cibi e bevande a nostro piacere: siccome è l’intera foglia ad essere consumata, anziché il suo infuso, si ritiene che i benefici per la salute siano moltiplicati.
Molti degli effetti benefici del tè verde sono legati agli antiossidanti naturali noti come catechine, presenti appunto nelle sue foglie (in misura minore anche nel vino, nel cacao, nel caffè e nei frutti di bosco – per intenderci, sono quelle che producono quella sensazione di astringente nel palato…): le catechine contribuiscono a sostenere le funzioni cardiache, hanno proprietà antitumorali e concorrono al mantenimento di un buono stato di salute.
Per contro, il tè verde contiene caffeina quindi il tè matcha, con il suo alto grado di concentrazione, ne contiene molta di più rispetto alla versione infusa – comunque sempre in misura minore rispetto al caffè… Inoltre, se si soffre di anemia, vale la pena ricordare che bere molto tè la fa peggiorare, in quanto inibisce l’assimilazione del ferro.
Come consumare il tè matcha? Possiamo berlo oppure aggiungerlo a frullati, yogurt, zuppe o alle uova strapazzate.
Per berlo, il metodo più comune è quello di farne una bevanda calda: si inizia con una piccola quantità di polvere di matcha, in genere 1/2 cucchiaino (possiamo poi regolare la dose in base ai nostri gusti), si aggiunge acqua calda lentamente, finché il matcha non forma una pasta (si miscela meglio con una piccola frusta: tradizionalmente viene utilizzata una frusta di bambù); si completa poi la bevanda con c.ca 180 ml di acqua calda o latte – preferibilmente vegetale, per non inibire l’azione delle catechine.
N.B.: Ricordiamoci che il tè matcha fornisce gli stessi componenti del tè verde, ma in modo più concentrato: ciò significa che, se consumiamo tè verde sotto forma di polvere di matcha, raggiungiamo gli stessi benefici per la salute con meno delle “canoniche” quattro tazze al giorno!
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