…quante volte, a seguito di un litigio o davanti a una situazione particolarmente difficile, abbiamo sentito il bisogno di “andare a fare due passi”?? 🙂 Se è vero che allontanarsi fisicamente dalla fonte di stress è già di per sé terapeutico, passeggiare è un’ottima forma di esercizio fisico (meglio ancora se nella natura, con tutti i benefici del caso…) e chi pratica arti marziali – o ha studiato antiche filosofie – sa bene che abbinare meditazione al camminare è una potente tecnica di benessere, tutt’altro che nuova:
in effetti è quanto di più semplice ed efficace abbiamo a disposizione, a costo zero, meno impegnativo di lunghe sessioni es. di pranayama e, aspetto non da poco, praticabile ovunque e senza alcuna guida o maestro!
Il benessere del corpo e della mente passa attraverso tutte le attività in grado di tonificare la muscolatura e, al tempo stesso, rigenerare il cervello: si tratta quindi di esercitare mindfulness (cioè essere attivamente presenti, dirigendo l’attenzione sulle sensazioni acquisite attraverso i cinque sensi) mentre svolgiamo un’attività quotidiana e alla portata di quasi tutti, sia essa in città, nel verde o perfino all’interno di quattro mura… la meditazione statica non è per tutti, quindi perché non farla in movimento? 😉
Questa pratica (come tutte le tecniche di mindfulness) è molto utile per combattere gli effetti nocivi dello stress a livello fisico e mentale: la mente si calma ma non per questo si “spegne”, anzi: stimola la capacità di concentrazione, messa quotidianamente a dura prova da tutte le distrazioni tecnologiche; il graduale rilassamento diminuisce i livelli di cortisolo, di conseguenza migliora la qualità del sonno e diminuisce sensibilmente il livello di infiammazione, si allentano le tensioni, si allena l’apparato muscolo-scheletrico e migliora la postura.
Se vuoi maggiori informazioni sulle tecniche di meditazione attiva – oltre che a (per)corsi yoga e mindfulness, contattami sul blog, FB o LinkedIn 😉 Camminare. Fa. Bene. Camminare è terapeutico
